Il riconoscimento delle professionalità passa dal rinnovo del CCNL

Si è conclusa lo scorso 21 ottobre l’Assemblea Nazionale della Cisl Scuola tenutasi a Riccione.

Con una rinnovata voglia di confronto, confermata da un dibattito intenso e molto partecipato, è emersa l’esigenza di rilanciare una forte azione sindacale che, a partire dai contenuti della legge di bilancio, traguardi l’obiettivo di un rinnovo contrattuale da tempo atteso ma anche costretto a fare i conti con difficili condizioni di contesto.

Non c’è solo il problema di un necessario adeguamento retributivo che tutto il personale (docenti, ATA, dirigenti) rivendica per recuperare la perdita del potere d’acquisto e riavvicinarsi alle medie degli altri Paesi. C’è anche l’esigenza di ritrovare chiarezza e certezza delle norme che regolano il rapporto di lavoro e in termini generali di vedere più giustamente riconosciuta la fondamentale valenza sociale del lavoro nella scuola.

Lo ha chiesto anche il Segretario Generale provinciale Alessio Rebonato che, nel suo intervento ha anche ribadito l’importanza della valutazione intesa come “miglioramento professionale e investimento sulle risorse umane”. Si tratta tuttavia di un obiettivo che non può prescindere dalla necessità di prevedere un “piano che definisca carriera orizzontale e verticale”, proposta sulla quale si sta da tempo impegnando un gruppo di lavoro regionale Veneto.

Nelle sue conclusioni la Segretaria generale Maddalena Gissi ha posto l’accento sulla necessità di far comprendere come una forte valorizzazione professionale sia il presupposto indispensabile per sostenere politiche di vera innovazione e miglioramento della qualità del servizio che per la Cisl Scuola è obiettivo primo ed irrinunciabile.