Autorizzato ulteriore recupero posti in organico di fatto

Qualche giorno fa l’USR Veneto, tramite proprio comunicato stampa dai toni trionfalistici, rendeva nota l’autorizzazione da parte del Miur in sede di adeguamento dell’organico di diritto alle situazioni di fatto, di ulteriori 225 posti di personale  docente e 125 unità di personale Ata.

Si parla in modo molto generico di “posti in più”, anche se quel che risulta difficile individuare è “l’abbondanza” rispetto a che cosa.  Pur cogliendo il dato nella sua positività, non si può fare a meno di constatare, vista l’entità numerica del recupero dei posti,  l’immensa portata del depauperamento in termini di risorse del sistema scolastico in Veneto. Una scuola d’eccellenza quella Veneta,  che ha visto diminuire il tasso di stabilità delle proprie risorse, umane e non, a vantaggio della precarizzazione nell’erogazione e nella qualità del servizio. Ancora una volta risultano palesemente discutibili i criteri distribuzione delle risorse degli organici utilizzati dal Ministero in sede di definizione degli organici.

C’è ben poco di cui rallegrarsi, se si deve aspettare il recupero in organico di fatto di risorse stabilmente indispensabili al funzionamento! C’è invece da augurarsi che il proclamato recupero di posti, sia sufficiente nell’entità, ad assicurare il regolare svolgimento della propria attività da parte Istituzioni Scolastiche presenti sul territorio, già duramente provate dalla contrazione sistematica e indiscriminata delle risorse. Tagli agli organici  di cui da sempre e costantemente abbiamo  denunciato le  pesanti ripercussioni , delle quali, in tempi recenti, sembra essersi accorto anche qualche amministratore locale.

Attendiamo ora di conoscere la ripartizione, che verrà operata a livello regionale, del nuovo contingente di posti autorizzati e la dettagliata informativa che ne verrà resa.

Visti i molti punti di sofferenza occorrerà una distribuzione molto oculata delle esigue risorse a disposizione, finalizzata a garantire congrue risposte, equamente distribuite sul territorio, al costante aumento del numero di alunni e dei bisogni formativi.