Blocco rinnovo CCNL:per la Corte Costituzionale é illegittimo!
La Corte Costituzionale ha recentemente accolto il ricorso presentato da CISL SCUOLA e CISL sul mancato rinnovo del CCNL Scuola e di altri comparti del pubblico impiego, dichiarandone costituzionalmente illegittimo il blocco dei rinnovi contrattuali voluto dal Governo.
Sono state riconosciute quindi le ragioni della CISL SCUOLA che, pur agendo a salvaguardia del trattamento fondamentale e degli scatti di anzianità, ha da sempre ritenuto inaccettabile e iniquo il blocco del rinnovo contrattuale rispetto al costante aumento dei carichi di lavoro e all’intensificazione delle prestazioni del personale docente,educativo e ATA, quali catastrofiche conseguenze dei tagli agli organici e delle misure di contenimento della spesa pubblica.
Risultato importante quello conseguito dalla CISL SCUOLA e da CISL che rafforza la legittima richiesta di una riapertura del confronto contrattuale che non può più essere rimandato e che il Governo deve assumere come priorità anche rispetto al DDL Buona Scuola. Prima infatti di di riformulare in modo assai discutibile gli assetti del sistema scolastico con proposte superficiali e irrilevanti ai fini della qualità dell’istruzione e dell’offerta formativa, il Governo dovrebbe riconoscere attraverso un adeguato trattamento economico, il merito del personale docente, educativo e ATA che già oggi con preparazione, competenza e impegno consentono il reale funzionamento della Scuola.
Per il Governo ora non ci sono più alibi e scuse dopo questa sentenza, come sottolineato anche dalla Segretaria Generale della CISL , Annamaria Furlan, deve procedere a sanare l’inaccettabile blocco dei rinnovi contrattuali aprendo subito le trattative come si fa in tutti i paesi civili del mondo dove lo Stato datore di lavoro rinnova i contratti con i propri dipendenti attraverso il dialogo con i sindacati e ricercando il massimo consenso sociale sui provvedimenti di riforma, a partire da quello sulla Scuola.
