Dimensionamento della rete Scolastica: ecco come si cambia in provincia di VERONA!
In attesa che la Regione Veneto provveda entro il 31 dicembre prossimo con propria delibera, a definire l’assetto per il futuro anno scolastico 2018/2019 in materia di razionalizzazione della rete scolastica, si sono tenute nei giorni scorsi a Verona, presso la sede della Provincia, le consuete Conferenze d’ambito formativo territoriale necessarie a vagliare le proposte di dimensionamento degli Istituti veronesi alcune.
Tra le questioni affrontate e approvate a livello provinciale troviamo
Ambito formativo Verona Nord 1- spostamento di sede CPIA Malcesine su sede Lazise, sede quest’ultima su cui verrà progressivamente dirottata la gestione amministrativa anche dei corsi presenti nell’area di Bussolengo;
-Ambito formativo Verona 3 aggregazione degli istituti di Vigasio e di Buttaprietra Verona 22 per un futuro Istituto in cui si stima saranno ricompresi circa 1787 alunni;
-Ambito formativo Verona 6 l’Istituto Da Vinci di Cerea rimane privo di autonomia, ma con la prospettiva di poter intercettare con le iscrizioni tutti gli alunni gravitanti sul proprio bacino di utenza, limitandone lo spostamento verso altre aree del territorio veronese accompagnato al potenziale avvio di un indirizzo di studio dedicato al legno, settore sul quale insistono molte attività produttivo commerciali della zona.
NON ha invece trovato accoglimento la proposta del Comune di Gazzo Veronese di portare i propri plessi dall’amministrazione dell’I.C. Sanguinetto a quella dell’I.C. Nogara, che avrebbe potuto aprire la strada anche al successivo accorpamento tra l’I.C. di Sanguinetto(tolti i plessi di Gazzo) con l’I.C. di Casaleone; su questa ipotesi di riordino e razionalizzazione della rete scolastica del basso veronese, nel rispetto reciproco delle posizioni di ciascun Comune coinvolto, non si é potuta raggiungere alcuna convergenza
Come CISL Scuola Verona e CISL territoriale, uniche sigle sindacali presenti al tavolo istituzionale senza alcuna possibilità di vosto, abbiamo espresso per ciascuna delle proposte il nostro parere, argomentandolo con osservazioni e perplessità che di seguito riportiamo.
Lo spostamento della sede dei corsi CPIA da Malcesine a Lazise era da tempo ventilata, anche se a destare maggior preoccupazione é invece lo spostamento amministrativo su Lazise di alcune attività ora presenti nell’ambito del territorio di Bussolengo; una preoccupazione é in chiave non solo organizzativa ma anche culturale, con il concreto rischio che l’attività del CPIA sia letta solo come vocata all’inclusione dei cittadini extracomunitari, senza che ne venga colto l’arricchimento formativo finalizzato all’inserimento occupazionale dei soggetti a diverso titolo privi di lavoro
Sul nuovo Istituto tra nato dall’unione tra Vigasio e Buttapietra abbiamo espresso forti perplessità sui numeri e sulle complessità gestionali che ne derivano; unica garanzia al momento di continuità e a garanzia dell’effettivo governo in avvio del nuovo Istituto pare essere la conferma della guida Dirigenziale. Abbiamo poi stigmatizzato la nostra profonda contrarietà ad una razionalizzazione della rete scolastica, che per come é stata realizzata in provincia di Verona, anzichè risultare vera opportunità di ottimizzazione efficace delle risorse, purtroppo sino ad oggi abbia invece concretamente prodotto una perdita di valori e servizi per il territorio veronese con il conseguente taglio agli organici del personale docente e Ata, rispetto ai quali abbiamo richiamato ad un impegno più attento e coerente l’Amministrazione Scolastica provinciale.
Sulla mancata riorganizzazione tra Gazzo V.se, Nogara, Sanguinetto e Casaleone, nell’esprimere rispetto pieno rispetto per le legittime posizioni e aspirazioni che ciascun Comune può avere per il valore di un servizio pubblico sul territorio, abbiamo ritenuto suggerire in modo responsabile di attendere che vengano “tempi più maturi”, evitando il discutibile coinvolgimento di famiglie, bambini e ragazzi in non facili processi scolastici, che già sono per natura complessi e che lo diverrebbero ulteriormente laddove le amministrazioni locali non concorressero con convinzione verso obiettivi condivisi
Abbiamo infine salutato positivamente tutte le azioni tese a rilanciare l’Istituto Da Vinci di Cerea e l’area in cui è inserito, sia attraverso una equa ripartizione dei numeri studenti sul territorio, anche con una attenzione alla mobilità di ragazzi e famiglie sul territorio, sia attraverso la positiva idea di dare corpo a indirizzo scolastico ricomprendente il legno, nota caratterizzate i settori produttivi delle zona.
