Dirigenti Scolastici: finalmente rinnovato il CCNL!

Finalmente è stata recentemente sottoscritta anche l’ipotesi di rinnovo del Contratto dei Dirigenti Scolastici. E’ stata una trattativa tortuosa e difficile, complicata nello svolgersi dall’avvicendarsi di ben due Governi,
Il percorso di questo rinnovo è stato infatti avviato dal Ministro Valeria Fedeli, alla quale fin da subito come CISL SCUOLA avevamo evidenziato le problematiche retributive dei Dirigenti Scolastici, penalizzati e lontanissimi dalle retribuzioni percepite dagli altri dirigenti di comparto dell’ Università e della Ricerca. L’ obiettivo era la progressiva equiparazione della retribuzione di posizione di parte fissa, ma nulla si sarebbe potuto fare a seguito delle nostre sollecitazioni non fossero state stanziate le necessarie risorse, primo fondamentale passo verso un rinnovo contrattuale importante.
Quando poi con l’attuale Ministro Marco Bussetti si è finalmente entrati nel vivo della trattativa, si è palesata subito una difficoltà rilevante, che avrebbe potuto impedire il pieno raggiungimento dell’equiparazione della retribuzione di posizione di parte fissa. Infatti gran parte delle risorse erano allocate nell’esercizio finanziario 2020, mentre il Contratto non poteva che avere a riferimento il triennio 2016- 2018.
Per evitare il vanificarsi di tutto il lavoro fin lì svolto e scongiurare l’ipotesi di veder dirottati i fondi verso altre esigenze, stanti le difficili condizioni della finanza pubblica, la CISL SCUOLA unitamente alle atre sigle sindacali ha avanzato delle proposte tecniche per aggirare questo ostacolo apparentemente insuperabile. Ed è stato compiuto allora il secondo importantissimo passo verso il rinnovo contrattuale, dando sostegno e raggiungendo la piena equiparazione della retribuzione di posizione di parte fissa alle altre dirigenze del comparto. Tale traguardo raggiunto consentirà alla retribuzione di posizione parte fissa dei Dirigenti Scolastici, a decorrere dal 31 dicembre 2018, di passare da 3.556, 68 euro a 12.565,11.

Un risultato quello ottenuto che, come evidenziato alla Segretaria Generale CISL SCUOLA Maddalena Gissi, riteniamo importante non solo per l’entità economica, ma anche perché riconosciuto valido e necessario da due differenti governi, al di là delle diverse impostazioni politiche; un esempio di costruzione positiva che riconosce le ragioni dei Dirigenti Scolastici.

Agli aumenti sopra ricordati devono essere sommati i benefici derivanti dalle risorse contrattuali previste per l’intera PA nella misura del 3,48 per cento della base retributiva, e corrispondenti a 135,00 euro (lordo dipendente) che i dirigenti scolastici vedranno nel loro cedolino a partire dal primo gennaio 2018 e ad una quota di 19,9 euro mensili che confluirà sul FUN per alimentare la retribuzione di risultato.

Per la parte normativa del CCNL le novità riguardano in primo luogo con l’istituzione di Organismi paritetici per l’innovazione, che hanno anche lo scopo di offrire uno spazio di confronto sulla ricaduta delle innovazioni legislative sul lavoro dei Dirigenti e poi con la ricostruzione di un sistema di relazioni sindacali a lungo compresso. Sono state introdotte inoltre misure a tutela dei Dirigenti con gravi patologie e che necessitano di terapie salvavita e la possibilità di ferie e riposi solidali per assistere figli minori bisognosi di cure. Riguardo agli obblighi relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro, anche nel CCNL sono stati ricondotti alle funzioni organizzative e gestionali svolte dal Dirigente. È stata ripristinata anche la delega di funzioni in caso di assenza, per assicurare la continuità delle attività ordinarie e straordinarie e la possibilità entro i cinque anni di servizio di chiedere la restituzione al ruolo di appartenenza.
Il testo dell’ipotesi contrattuale firmata seguirà ora la consueta procedura di validazione prima della sottoscrizione definitiva, per la quale occorrerà qualche settimana con il nuovo anno.

allegati:

–IPOTESI_CCNL DIRIGENTI_Area_Istruzione_e_ricerca_triennio_2016-2018