Infanzia Comune di Verona: schiacciante conferma delle ragioni delle OO.SS. ricorrenti
In questi giorni la Corte d’Appello di Venezia ha reso pubbliche le motivazioni della sentenza n. 15/13 del 17.01.2013, confermando in pieno le ragioni sostenute dalle organizzazioni Sindacali ricorrenti e smontando letteralmente, nella loro totalità, le istanze e le argomentazioni sostenute dal Comune di Verona.
La Corte d’Appello infatti ha dichiarato infondate, punto per punto, tutte le ragioni fatte valere dall’Amministrazione Comunale e, più in particolare:
- ha confermato l’antisindacalità del comportamento del Comune di Verona, che, con la delibera del 14/4/2010, non solo ha violato il Contratto Integrativo del 10/6/1997, ma ha tenuto una condotta atta ad incidere negativamente sulla stessa libertà del sindacato e sulla sua capacità di negoziazione..
- ha ritenuto ancora pienamente in vigore il Contratto Integrativo del 10/6/1997, tanto perchè sottoscritto anteriormente al 15/11/2009 (data di entrata in vigore del D.Lgs. n. 150, cd. Decreto Brunetta), quanto perché contenente disposizioni che non riguardano né attività di organizzazione degli uffici, né di organizzazione del lavoro, di cui invece tratta il decreto Brunetta.
- ha dichiarato l’irrilevanza e la totale assenza di vincolatività dei pareri e delle circolari dell’Aran e del Dipartimento della Funzione Pubblica, utilizzate dal Comune di Verona a sostegno delle proprie tesi.
Si tratta di un risultato importantissimo, che legittima fortemente la posizione assunta dalle OO.SS., a tutela delle docenti della Scuola dell’infanzia del Comune di Verona.
In allegato, riportiamo comunicato sindacale e il testo della sentenza.
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