Organico di fatto docenti: ancora TAGLI!
Riportiamo in allegato, la circolare Ministeriale n. 19400 e la tabella di definizione dei contingenti, con cui il Miur ha dato disposizioni agli Uffici Scolastici periferici per la definizione dell’adeguamento degli organici di diritto del personale docente alle situazioni di fatto.
Da una prima lettura delle tabelle ministeriali per la definizione dei contingenti regionali emerge immediatamente un nuovo taglio agli organici. L’organico dei docenti per il prossimo a.s. 2015-2016, infatti, è stato complessivamente quantificato dal Ministero in 628.067 posti, rispetto ai 630.212 posti funzionanti nel corrente anno scolastico con una riduzione pari a 2145 posti. A livello di Veneto a fronte di un costante aumento della popolazione scolastica registriamo un calo di ben 83 posti rispetto all’anno precedente, con inevitabili e conseguenti ricadute negative sull’offerta formativa territoriale.
Si tratta di un ulteriore e inaccettabile taglio che come CISL SCUOLA abbiamo fortemente contestato, in quanto trattasi di risorse umane indispensabili per il funzionamento ordinario delle Scuole.
Evidenziamo inoltre come il Ministero abbia discutibilmente modificato il criterio di distribuzione dei posti utilizzato negli ultimi anni, che prevedeva a livello regionale una ripartizione basata sulla consistenza dell’organico di fatto assegnata per l’anno scolastico precedente incrementata dei posti attribuiti nell’organico di diritto dell’a.s 2015/2016 sulla base dell’andamento demografico nelle diverse regioni. Al riguardo abbiamo in più occasioni segnalato, invano, l’inopportunità di tale intervento che altera un criterio consolidato, caratterizzato da maggiore trasparenza e equità.
Il nuovo discutibile criterio seguito dal MIUR, che come CISL SCUOLA abbiamo duramente contestato perché non garantisce una distribuzione equa e trasparente dei posti, ha comportato l’assegnazione a ciascuna regione di un contingente di posti pari non alle effettive necessità, ma alla sola copertura degli dagli spezzoni orario già presenti in organico di diritto e ricondotti a posto intero e solo in via residuale, per un numero di posti corrispondente a 1413 posti, sulla base di un indice “standardizzato” che avrebbe considerato le variazioni percentuali degli alunni rapportate alla variazione di posti assegnati in diritto 2015-2016.
Alla luce di quanto definito a livello Ministeriale la situazione dell’organico docenti della scuola veronese si preannuncia preoccupante visti i tagli già registrati, in particolare sulla scuola infanzia e primaria, durante l’attribuzione dell’organico di diritto 2015-2016 dove il numero di posti risultava insufficiente per rispetto alle esigenze dell’offerta formativa territoriali.
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