Retromarcia del Governo su recupero scatti pagati

Nel corso di un incontro tenutosi oggi a Palazzo Chigi  tra il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, il Ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, e il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza   è stato deciso che il personale della scuola non dovrà restituire i 150 euro percepiti nel 2013 derivanti dalla questione del blocco degli scatti di anzianità.

La situazione che si era venuta a creare era fortemente preoccupante perché nonostante la mobilitazione aperta dalla Cisl Scuola, unitariamente alle altre sigle sindacali,  il Ministro dell’Economia aveva impartito istruzioni per un graduale recupero degli scatti maturati nel 2012 ed erogati grazie all’accordo precedente. La decisione di non procedere al recupero delle somme già corrisposte a chi era passato ad una nuova posizione stipendiale rappresenta finalmente un atto di coerenza rispetto alle tante affermazioni di voler sostenere e valorizzare il lavoro della Scuola.

La decisione di un eventuale recupero già  pagate non sarebbe stata solo iniqua e sbagliata, ma addirittura insensata. registriamo positivamente l’inversione di tendenza, frutto anche della decisa presa di posizione delle Organizzazioni Sindacali.

Ora, secondo la CISL e la CISL SCUOLA,  il Governo deve aprire un tavolo di confronto con il sindacato sui problemi della Scuola e sulla valorizzazione del personale. Il nostro sindacato conosce molto bene la vicenda degli scatti di anzianità  e ci fa piacere che oggi tutti ne parlino. Ma vorremmo ricordare che da più di tre anni la CISL e la CISL SCUOLA lavorano sodo per dare soluzioni concrete ai problemi del personale docente ed ata, attraverso un’azione sindacale capace di coprire anche i vuoti di una politica che prima fa i danni e spesso non è in grado di porvi rimedi.