Ripresa attività didattiche: test sierologici e ancora molte preoccupanti incognite da risolvere!

Si é recentemente svolto, un incontro tra il Ministero della Salute e le Organizzazioni Sindacali Confederali sul tema delle misure previste per la riapertura a settembre delle istituzioni scolastiche.

La riunione è servita per raccogliere informazioni su quanto concordato tra alcune Regioni, i Ministri della Salute e degli Affari Regionali e il Commissario per la ripartenza delle Scuole.

Come da alcune anticipazioni è stato confermato che il personale scolastico delle Scuole Statali e Paritarie sarà invitato a sottoporsi a test sierologico e che verrà emanata apposita Ordinanza da parte del Commissario con la quale si provvederà a identificare il periodo di assenza intercorrente tra l’eventuale positività al test sierologico e il successivo tampone, riconoscendolo come periodo di malattia non incidente sul periodo di comporto. I test sierologici saranno disponibili da metà agosto e saranno effettuati dai medici di medicina generale.

Nel caso in cui il personale della Scuola lavori in luogo diverso da quello di residenza, l’effettuazione dei test sarà affidato ai distretti sanitari. I test saranno distribuiti alla Regioni e per la diffusione territoriale verranno utilizzati i medesimi canali logistici utilizzati per le vaccinazioni. Molto complessa risulta invece l’individuazione del personale che potrà sottoporsi all’accertamento, a causa dell’alto numero di posti vacanti e dei supplenti che saranno necessari per garantirne la copertura.

A tal fine tavolo tecnico avrà il compito di  approfondire le modalità organizzative di realizzazione dello screening,  che sarà comunque realizzato dal 24 al 29 agosto nelle Scuole che avvieranno corsi di recupero dal primo settembre ed entro il 15 settembre per tutti gli altri Istituti Scolastici.

Come CISL SCUOLA unitamente alle altre sigle sindacali confederali abbiamo ribadito la necessità di giungere ad un protocollo condiviso, nella consapevolezza che l’effettuazione dello screening possa costituire una misura aggiuntiva, rispetto a un quadro generale ben definito di procedure e interventi.  Durante l’incontro a tal proposito, abbiamo nuovamente presentato le questioni di maggior rilievo, dalla individuazione e gestione dei lavoratori fragili, alle misure necessarie per la scuola dell’infanzia, i Cpia, i Convitti, sino alle deroghe legislative necessarie in tema di organizzazione dei servizi di refezione in classe e per l’organizzazione delle prove sicurezza ai sensi del Dlgs 81/2008. Ulteriori richieste sono state avanzate circa le misure di protezione per gli alunni con disabilità e sulla riattivazione del servizio del medico scolastico.

Purtroppo come CISL SCUOLA dobbiamo registrare ancora una volta che nonostante manchi ormai solo un mese e mezzo all’inizio del nuovo anno scolastico, ci si limita a prender nota delle questioni sollevate, ma non vengono fornite risposte. Un ritardo questo che appare veramente sconcertante e preoccupante, perché ancora non si riesce a definire, diversamente da quanto avvenuto per tutte le altre attività del Paese, un protocollo che individui chiaramente le condizioni da osservare per una riapertura delle Scuole in sicurezza.

Grave risulta in particolare l’assenza di risposte fondamentali alle richieste più volte avanzate dalle Organizzazioni Sindacali sui  necessari incrementi di spazi e organico, sull’organizzazione del curricolo, su quella del personale, dei trasporti e delle mense.

Ritardi e silenzi davvero inquietanti considerata la priorità di attenzioni che  la Scuola merita e che richiede un coordinamento e una decisa assunzione di responsabilità da parte di tutti i Ministeri coinvolti, a partire da quello dell’Istruzione, e complessivamente del Governo.